Rane di vetro

Rane di vetro

rane di vetro

Cos’hanno in comune la Chimerella corleone, la Centrolene charapita, la Cochranella guayasamini, l’Hyalinobatrachium anachoretus e l’Hyalinobatrachium dianae?

Queste cinque rane sono le ultime specie scoperte in America centrale, appartenenti alla famiglia Centrolenidae.

Le Rane di Vetro

Gli anfibi di questa famiglia sono meglio conosciuti come rane di vetro, sono esemplari caratterizzati da una pelle traslucida nel ventre, dovuta all’assenza di pigmentazione, che mostra gli organi interni.
La colorazione del dorso, invece, è verde e gli permette di mimetizzarsi fra la vegetazione.
Il loro habitat naturale comprende foreste umide tropicali o subtropicali soggette a deforestazione, a ciò si deve il pericolo d’estinzione di questi animali.

La Chimerella corleon è stata battezzata con questo nome per omaggiare la passione dei ricercatori che l’hanno scoperta per la trilogia “Il padrino”; misura due centimetri di lunghezza, presenta un osso appuntito lungo la zampa anteriore, che potrebbe servire nei combattimenti fra maschi, ed è dotata di un’ossatura verdastra (caratteristica comune tra le rane di vetro).

Questa colorazione è dovuta all’accumulo di biliverdina, un pigmento biliare di colore verde, e si suppone sia dovuta al fatto che questi animali siano arboricoli (= animali che vivono o trascorrono la maggior parte del tempo sugli alberi).

La Centrolene charapit deve il suo nome alla colorazione che ha sul dorso: verde con chiazze gialle, la stessa colorazione del peperoncino da cui prende il nome. Sulle zampe posteriori presenta delle escrescenze carnose e seghettate, caratteristica presente anche in altre rane, che ha lo scopo (forse) di confonderne le forme per nascondersi meglio dai predatori.

La terza specie scoperta, la Cochranella guayasamini, si distingue per la presenza di cerchi gialli intorno agli occhi. Il colore della pelle diventa verde sul dorso una volta raggiunta l’età adulta, inizialmente i girini sono color carminio.

Questo colore, si ipotizza, sia dovuto ad un fitto sistema di vasi sanguigni che permetterebbe ai girini di sopravvivere anche in zone povere di ossigeno.

L’Hyalinobatrachium anachoretus, invece, è stata rinvenuta ad un’altitudine superiore, oltre i 2.000 metri, rispetto alle altre, che vivono a circa 1.000 metri.

L’Hyalinobatrachium dianae ha ereditato il nome Diane dalla madre dello scienziato che l’ha scoperta.

Ciò che la contraddistingue è la somiglianza con Kermit, il personaggio del Mappets Show: entrambe le rane hanno gli occhi bianchi sporgenti!
Il suono che produce durante l’accoppiamento ricorda quello degli insetti e ciò ha confuso gli studiosi durante le ricerche, ritardando la sua scoperta.

Non sono molte le informazioni riguardanti questa famiglia di anfibi, è difficile scovarle e studiarle per rispondere a tutte le domande che i ricercatori, e gli amanti della natura, si pongono.

Ci sono diversi progetti scientifici che contribuiscono alla loro conservazione e protezione, progetti che potrebbero aiutarci a scoprire qualcosa in più su queste simpatiche creature!